Ben arrivate in tavola Marche

Per me, devo dire la verità, è oramai una consuetudine averle in tavola, da marchigiana DOC mi è impossibile rinunciare ai prodotti della mia terra, e da che vivo a Milano, ogni viaggio di ritorno da Petritoli prevede, e di fatto vede, la borsa con la quale mi riporto su qualche prelibatezza. L’ultima sporta carica è stata lo scorso fine settimana, tornando al Nord domenica 13 novembre avevo con me anche delle olive all’ascolana , maccheroncini di Campofilone , farina per polenta macinata a pietra a grana grossa, mistrà…giusto quelle due cosucce che rimettono anima e fisico a posto! Ma questa volta la solita scorta da viaggio che durasse il tempo di un altra discesa verso casa e magari consumata in compagnia degli amici non bastava.

Grande regione le Marche che si onora di una storia antica che risale all’età del ferro quando era abitata completamente dai Piceni, più antichi dei Romani. Fu l’unico periodo in cui venne abitata dallo stesso popolo, perché da lì le dominazioni diverse all’interno della stessa regione si avvicendarono nel corso dei secoli, passando attraverso i Galli, i Romani (ai quali poi i Piceni si ribellarono, fatto saliente per individuare il carattere del marchigiano!), e ancora i Longobardi, per arrivare poi all’epoca delle Signorie durante la quale erano importanti sia a livello culturale che economico le città di Camerino Fano Pesaro Senigallia Fabriano San Severino Marche, per cedere il posto al Periodo Pontificio durante il quale è nato il detto molto noto “meglio un morto in casa che un marchigiano dietro la porta” (eravamo gli esattori delle tasse per il Papato) etc etc…L’origine del nome della regione si deve a Carlo Magno, deriva infatti dal germanico “mark” che vuol dire confine, e la Regione segnava infatti il confine sul versante Adriatico dell’Impero di Carlo Magno. Nome mai più modificato, anzi utilizzato di volta in volta dai vari popoli per contraddistinguere il territorio dominato (Marca di Ancona, Marca Fermana…). È l’unica Regione d’Italia con il nome al plurale, il breve e rapido excursurs storico fatto (del quale ti chiedo scusa per essermi mangiata millenni di meravigliosa storia!) ci insegna perché. Quando visiterai lo capirai anche dalle magnifiche diversità che contraddistinguono i territori delle varie province, dalle architetture ai monumenti, dai dialetti al carattere degli abitanti, dalle tradizioni gastronomiche alle eccellenze agroalimentari specifiche di ogni territorio, al paesaggio che passa dal mare alle dolci e verdi colline coltivate, fino ad arrivare al versante dell’Appennino Umbro Marchigiano che in questo ultimo periodo ha fatto un po’ di capricci colpendo molto duramente con il recente sisma i paesi e le città della zona.

Regione con una forte vocazione agricola e meno industriale (pur potendo esibire anche in questo settore delle importanti eccellenze) i territori che hanno subito il terremoto vantano delle importanti tradizioni enogastronomiche, e da quel 27 ottobre più volte mi è capitato di vedere in Fb link postati da amici che invitavano a comprare prodotti marchigiani delle zone colpite, per fornire un aiuto concreto ai miei corregionali. L’istinto da subito mi ha detto “voglio farlo anche io” ma cercavo la soluzione giusta, che è arrivata con mia sorella quando ha postato l’articolo di Tasting Marche . Sono andata a studiare questo sito, e ho scoperto quattro fantastiche donne che hanno unito le loro forze e lavorano dal 2013 per promuovere e vendere i prodotti della mia terra attraverso questa loro piattaforma on line dove uniscono piccoli produttori di grandi eccellenze regionali e li fanno conoscere al mondo. Mi sono fidata di loro, e la gentilezza, l’attenzione, la disponibilità che la mia referente Susanna ha avuto con me durante le nostre conversazioni a mezzo messaggi privati in Fb mi ha motivata ancora di più. Alcune delle aziende da loro proposte le conoscevo già, avevo avuto modo di entrare in contatto con esse durante la mia  visita a Genga (di cui ti ho parlato in Cartolina da “Grotte di Frasassi… Genga…”), altre non le conoscevo e da quì l’esigenza di parlare direttamente con Tasting Marche.

Ho chiesto, prima di procedere con l’ordine, nei confronti di quali aziende fosse necessario avere un occhio di riguardo in più perché magari maggiormente colpite dai danni del terremoto. La risposta non ha tardato ahimé ad arrivare indicando; “il fornitore di salumi di Sarnano, il produttore di lenticchie di Castel Sant’Angelo sul Nera (sue anche le zuppe, i fagioli neri e rossi, caffè d’orzo per moka) che ha perso sia la casa che il magazzino, la pasticceria di Tolentino fortemente colpita (di loro potete trovare i biscotti sbriciolini, frollini al verdicchio, sablè al cioccolato, baci di dama e a breve anche panettoni e torroni), il pastificio di San Ginesio, i biscotti di Vapoforno Olivari di Castelraimondo………diciamo che questi sono quelli colpiti in maniera più seria.” 

Bene, sapute le info necessarie era ora di mettersi all’opera, ho esteso l’ordine in azienda ad alcuni colleghi che hanno risposto. La merce che vedete in fotografia è l’ordine cumulativo mio, di Carmen, di Michele, di Benedetta, di Ivonne. Tanti i prodotti da noi ordinati per i quali posso già scriverti i primi feedback, il pecorino dei Sibillini è una meraviglia, i biscotti della pasticceria di Tolentino delle specialità, ma il mio cuore si è definitivamente sciolto quando ho visto nel sito le salsicce sottolio.


Grande specialità che mio padre non mancava mai di preparare ogni anno dopo la salata, le metteva in un vaso ancora fresche, si conservavano così come appena fatte, morbide, succulenti, gustose, da spalmare sul pane fresco…ummmm…una squisitezza…L’altra cosa che mi ha molto incuriosita perché mai assaggiata sono i cachi sott’olio di cui ti farò sapere. Tutto talmente buono e di qualità che tra colleghi ci siamo già ripromessi di inviare presto un altro ordine.

Il passo della conversazione, avvenuta tra me e Susanna, che però mi preme di più raccontarti e che mi fa emozionare mentre scrivo questo articoletto tanto da farmi venire le lacrime agli occhi, è quello che più identifica il carattere di noi marchigiani;

“Mi sento poi di specificare che quello che tutti i nostri produttori ci hanno chiesto fin da subito non è stata beneficenza ma lavoro, loro ci chiedono di farli lavorare, di ordinare la merce, di aiutarli a rimette in moto le loro attività che hanno subito questo brusco stop!”

Dignitosi, tenaci, forti, schietti, operosi, riservati, di gran cuore, fortemente legati al territorio anche quando diventa ostile, con la volontà precisa di rimettere in piedi le loro attività, le loro case, le loro vite, tenere unite le loro famiglie, continuare nonostante tutto per lasciare in eredità a chi verrà dopo quello che è stato dei nostri avi, per tramandare tradizioni, valori, passioni, per sentirsi vivi, perché senza una passione che ci anima, anche quando abbiamo la morte dentro, siamo nessuno.

Dal minuto dopo che avrai terminato di leggere questo pezzo so che andrai a visitare il sito, armato dalla volontà di mettere insieme il tuo ordine, coinvolgere i tuoi amici, i tuoi colleghi, i tuoi parenti, tuffarti nel gusto.

Tante sono le cose buone che ti aspettano, la migliore di tutte è quella che conosci anche tu perfettamente, e cioè che aiutare gli altri in una maniera così nobile fa bene più a te che lo fai che a chi lo riceve.

Grazie e Buon Appetito!