Quando la tradizione si fa “dolce”

Ti piace fare i biscotti? Personalmente credo sia come fare giardinaggio, i ferri, il cucito, il ricamo…insomma…quei lavoretti manuali che liberano lasciano libera la mente e la alleggeriscono. Realizzare questa ricetta dalla lunga tradizione per Matita e Forchetta è stato un grandissimo piacere e un delizioso viaggio alla riscoperta di una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Sul web magazine è stato pubblicato il 7 novembre, leggendo l’articolo capirai perché, Valeria (Governance e Redazione di Matita e Forchetta) lo avrebbe reso disponibile on line o il 7, o il 14, o il 21…non voglio svelarti di più…Buona Lettura e…come sempre…Buon Appetito!

Ci piace da matti! Non solo può essere un utilissimo antistress con pochi semplici ingredienti, ma il profumo che rilasciano mentre cuociono in forno è qualcosa di estremamente inebriante. Siamo abituati a vederlo fare nei film made in USA, le “mamme movie” americane producono sempre quantità industriali di biscotti. Beh noi agli States possiamo rendere pan per focaccia, perché anche le mamme italiane (e non solo movie) vantano una grande tradizioni di biscotti, come questi che la blogger, Antonietta Vitali di Cucina Vitali ci racconta.

Le fave dolci sono semplicissime da realizzare vi conquisteranno poi per il loro gusto delicato accompagnato da quel profumo di limone, e la presenza della mandorla, una delle regine in pasticceria. In questo caso saranno necessarie le mandorle dolci, dal gusto più elegante. 

Questi gli ingredienti principali per preparare le fave dolci o “fave dei morti”. Una certa attenzione, meritano le origini di questa pietanza: questi biscotti comunemente sono chiamati le “fave dei morti” associando il loro nome a qualcosa di poco allegro, invece l’origine è tutt’altra e segno di buon auspicio.

Risale ad un’antica tradizione contadina che vuole che la semina delle fave venisse eseguita il giorno del 2 novembre (commemorazione dei defunti). Nelle famiglie contadine all’epoca era un legume necessario alla sussistenza ed era quindi importante averne un buon raccolto, questi biscotti venivano dunque realizzati nel giorno della semina come porta fortuna.

La regola stabiliva che nel caso in cui il contadino si fosse trovato nell’impossibilità di seminare in quel giorno, avrebbe dovuto farlo sempre nel mese di novembre, o il giorno 7 o il giorno 14 o il giorno 21, cioè in una data legata al sette, numero che rappresenta in genere la quantità di fave presenti in un baccello. 

 Preparazione 20 minuti
 Cottura 25 minuti
 Tempo totale 45 minuti

Ingredienti

  • 2 uova
  • 200 gr mandorle pelate ma non pestate
  • 150 gr farina
  • 200 gr zucchero
  • 50 gr burro
  • q.b. scorza di limone grattugiata

Istruzioni

  1. Tritate grossolanamente nel mixer le mandorle, evitate però di scaldarle troppo altrimenti rilasciano olio che poi in cottura altererà il gusto

  2. Versate in una ciotola le mandorle tritate e tutti gli altri ingredienti 

    Fave dolci o fave dei morti, gli ingredienti per una ricetta unica
  3. Impastate fino ad ottenere una massa omogenea e riponete l’impasto ottenuto su un piatto che prima avrete spolverato con la farina 

  4. Staccate dei pezzettini di pasta, fate dei cilindretti tra le vostre mani non più lunghi di un dito mignolo, appoggiateli sulla leccarda del forno coperta con della carta forno

  5. Schiacciate i cilindretti con l’aiuto di un cucchiaino per dare ai biscotti la forma tipica delle fave

    Preparazione delle fave dei morti
  6. Cuocete in forno caldo a 180° per circa 20/25 minuti, il profumo ad ogni modo vi avvertirà 😉

Note

Come coinvolgere i vostri bambini nella realizzazione della ricetta?

Facilissimo, non vi servirà il mixerVi basterà mettere le mandorle in un sacchetto grande per alimenti a chiusura ermetica, chiuderlo avendo cura di far fuori uscire l’aria, darlo ai vostri bambini insieme al mattarello con il quale triteranno le mandorle nel sacchetto passandocelo sopra. Si divertiranno come pazzi! Ed il mattino seguente, quando i biscotti saranno pronti, sarà una goduria per loro inzupparli dentro una bella tazza di latte caldo

Quanto si conservano dopo la cottura?

Sono biscotti secchi, quindi riponeteli in una di quelle belle biscottiere di latta e li troverete dopo tre o quattro giorni ancora freschi come appena sfornati ma, rivestite il fondo interno della scatola con un tovagliolo di carta ben aperto che aiuterà la conservazione.

Ottime da gustare anche come fine pasto magari inzuppate nel vino cotto, nel vin santo o in un vino dolce da dess