Bottega Vitali e “A Tavola con Lo Chef”. Marino Montalbini per Edizione Gennaio 2024.

«Contadì, trenta giorni, sessanta polente», con questo detto popolare Marino Montalbini ha iniziato la presentazione dell’ “A Tavola con lo Chef” di Bottega Vitali Edizione Gennaio 2024. Il proverbio risale a quando, nei tempi in cui nelle campagne le miserie erano importanti, l’unico pasto possibile e disponibile sia a pranzo che a cena era, appunto,…

Continua a leggere

Bottega Vitali e “A Tavola con lo Chef”. Daniele Citeroni Maurizi per Edizione Novembre ’23.

In quarta elementare la maestra gli chiede di disegnare il lavoro del suo futuro. Lui, con l’abilità di un bambino di quell’età, arrangia un cappello da cuoco che però l’insegnante scambia per un albero, tanto da pensare che il mestiere scelto sarà quello di guardia parco e invece, in quel disegno, Daniele Citeroni Maurizi aveva…

Continua a leggere

Special Guest Settembre ‘23. La Favalanciata, non solo crema di fave ma un brand geografico di riferimento e il primo evento di Bottega Vitali.

Una delle leggende legate all’origine del nome di Favalanciata, piccola frazione posizionata ad equidistanza sia da Arquata del Tronto che da Acquasanta Terme, è dovuta proprio alla coltivazione delle fave. La storia racconta che venivano trasportate su e giù per una vertiginosa mulattiera a dorso di muli. Poteva accadere, però, che l’animale da soma, intimorito…

Continua a leggere

Pavlova

Il cigno dei dolci. Elegante, con tutte quelle onde dalle forme così eteree, il bianco candido sia della meringa che della panna montata, il colore che arriva solo dalla frutta fresca. Sembra una ballerina di danza classica e non a caso perché è proprio in onore di una ballerina, Anna Pavlova, che la torta venne…

Continua a leggere

Speciale Guest Aprile ’23. Un sogno nato tra i banchi di scuola e diventato tante favole biologiche.

Di che pasta sono fatti i nostri sogni? Forse di quella composta dai mille casi del destino che ce li fanno realizzare nonostante il nostro percorso prenda, temporaneamente, strade completamente diverse. Alessandra ne è l’esempio perfetto. Gli studi in ragioneria alle superiori che proseguono con una bella laurea in lingue per l’imprese all’Università di Urbino.…

Continua a leggere

Special guest marzo ‘23. Da Serendipity a Comunanza. Quando il nome di una pasticceria riassume ciò che è accaduto per aprirla.

Le persone che hanno da raccontarti una di quelle storie che ti lasciano a bocca aperta mentre le ascolti, si riconoscono subito. Hanno gli occhi animati da quel guizzo di passione che ti fa capire c’è qualcosa di più da scoprire. Loro, sicuramente, non partono con l’idea di raccontarti tutto della propria vita, ma quel…

Continua a leggere

Frascarelli marchigiani. La versione che Lina la Petissa preparava a mia cugina Rosita

Sono cresciuta sentendo le più sagge del paese dire alle donne che avevano appena partorito di mangiare frascarelli per farsi venire il latte. Perché ci fosse questa convinzione non lo so. Abbiamo provato con mia cugina Rosita a capirne il perché abbozzando delle ipotesi, la più papabile è quella che si riferisce al senso di…

Continua a leggere

Cartolina da “Petritoli, la strada sotto ripa e la sperella de sole”

È la strada che cammina sotto l’orto dell’asilo e, più in generale, sotto il complesso storico dell’ex Convento delle Clarisse e, se potesse parlare, racconterebbe qualcosa che porta con sé quel profumo di altri tempi che ci piace tanto. Aperta adesso soltanto per un piccolo tratto, una volta, quando era percorribile lungo tutta la sua…

Continua a leggere

Special Guest Febbraio ’23 “120 uova di castagnole marchigiane ogni Carnevale”

Il ricordo che ho di lei è associato a mio padre, era appena arrivata a Petritoli fresca fresca di matrimonio e portava ad aggiustare le scarpe in bottega da mio padre che era calzolaio. Bella, il fisico longilineo, sempre elegante sia nel portamento che, soprattutto, nei modi, a babbo piaceva tantissimo, le era simpatica per…

Continua a leggere

Minestra imperiale. La ricetta di mia cugina Rosita ❤️

L’unica volta che in casa nostra si è mangiata fatta in casa è stato anni che oramai corrispondono a secoli fa. La preparò mia madre ed era buona, con quel buon gusto di parmigiano, di burro, di noce moscata poi l’abbiamo sempre comprata. Mamma aveva detto che era una rottura tagliarla a quadratini ed è…

Continua a leggere