Confettura di frutti dimenticati e bergamotto

Sono partita alla scoperta di Casola con l’obiettivo preciso di portarmi a casa della frutta da usare per fare una confettura. Adoro prepararle e l‘occasione di avere sotto mano una frutta tanto squisita da usare è la classica “occasione che fa l’uomo ladro”. Sicché, nello zainetto da travel blogger, ho messo tra le tante cose, anche una bella shopper resistente che al ritorno conteneva frutta, castagne, piadine…Vabbè sono andata un po’ oltre la frutta e basta! Di Casola hai letto nell’articolo Cartolina da “Casola Valsenio, alla Festa dei Frutti e degli Animali dimenticati”. Il motivo per cui si chiama confettura e non marmellata te l’ho raccontato in Marmellata di clementine e le regole per una perfetta marmellata fatta in casa, come anche le regole per una perfetta marmellata fatta in casa. Due regole sono veramente importanti e fondamentali affinché le tue marmellate e/o confetture riescano perfettamente, te le ricordo qui di seguito

  1. non si deve assolutamente attaccare, nemmeno un pochino, altrimenti tutta la marmellata sarà di bruciaticcio e il gusto sarà completamente rovinato. Per fare in modo che sia perfetta, quando le preparo nelle Marche con mamma, metto sul gas, tra la fiamma e la pentola, un mattone di pietra refrattaria, che distribuirà il calore senza che la fiamma sia a contatto diretto con il fondo della pentola. Qui a Milano non avevo il mattone refrattario e ho usato due spargifiamma in ghisa, è andata benissimo lo stesso
  2. non va mescolata, girata, mischiata, dillo come vuoi tu, ma non devi andarci dentro con la cucchiaretta e girare come si fa con il sugo. Devi lasciarla bollire in autonomia. Per farle raggiungere la bollitura tieni la pentola coperta con un coperchio, quando inizia a bollire, quello che potrà succedere è che la frutta (fino a che non rimpicciolisce) salga sulla pentola. Quello che puoi fare è abbassarla con l’aiuto della cucchiaretta di legno.

Detto ciò, direi che siamo pronti per procedere con la ricetta…pentola e frutta alla mano….pronti partenza via…

Ingredienti

  • 600 gr di zucchero semolato
  • 1,2 kg di frutti dimenticati divisi in: 2 pere cotogne, 4 mele abbondanza, 6 mele limoncello, 4 mele rosa
  • il succo di 2 bergamotti

Preparazione

  • pulisci la frutta, tagliala a spicchi, lavala e poi tagliala a pezzettini
  • non avendo il mattone refrattario a casa a Milano, per isolare bene il calore ed evitare che la confettura si attacchi al fondo della pentola. ho usato due spargifiamma in ghisa sovrapposti uno sull’altro, posti sul fuoco del fornello
  • prendi una pentola capiente
  • aggiungi un dito di acqua di rubinetto sul fondo
  • metti in pentola la metà della frutta a pezzetti
  • aggiungi metà dello zucchero
  • aggiungi il succo di un bergamotto
  • procedi realizzando il secondo strato seguendo lo stesso ordine del primo
  • metti la pentola sul fornello, a fuoco basso, coperta con un coperchio
  • da quando ha inziato a bollire l’ho lasciata proseguire così per un oretta e mezza

NB: le mele contengono molta pectina per cui è possibile che sia necessario meno tempo di bollitura. Per provare se è pronta, metti un po’ di confettura (o marmellata) in un piatto. Aspetta che si raffreddi, quando sarà fredda, gira un po’ il piatto su di un lato, se la confettura non scende o scende molto lentamente è pronta.

  • ho frullato il tutto
  • messo la confettura nei vasetti
  • ho capovolto i vasetti a testa in giù dopo averli chiusi con il loro tappo per far fare il sottovuoto che conserverà la confettura

Buon Appetito!