La forma più antecedente di associazione riconducibile alle funzioni odierne di una Pro Loco nasce, in Italia, intorno alla fine del 1800 a Pieve Tesino-Trento (oggi Italia all’epoca Impero Austro Ungarico). Il comitato si chiama Società d’Abbellimento e l’obiettivo è rendere il luogo più gradevole alla vista, del visitatore che ci soggiorna. Iniziano a nascere via via in Italia dei comitati cittadini che prendono il nome di Pro seguito dal nome del comune. Diventano Pro Loco (cioè a favore del luogo) con una legge del 1926, che legittima il loro scopo in quello di valorizzare, attraverso attività ed eventi, le località meno note turisticamente. Sono associazioni turistiche di volontariato, i soci delle Pro Loco sono volontari che prestano la propria opera gratuitamente. Con il proliferare delle destinazioni turistiche e delle svariate modalità di trascorrere le vacanze, il ruolo di una Pro Loco nel proprio territorio diventa sempre più fondamentale. Nel 1962 nasce l’UNPLI Nazionale Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, l’associazione di riferimento di tutte le Pro Loco d’Italia. Grazie ai progetti e ai risultati ottenuti sul campo con le numerose iniziative per la salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale immateriale italiano, l’UNPLI ha ottenuto un importante riconoscimento da parte dell’UNESCO nel giugno 2012. È stata accreditata come consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale del 2003. La rete associativa dell’UNPLI Nazionale è strutturata in Comitati regionali, provinciali e di bacino presente capillarmente su tutto il territorio nazionale. Tra mare, borghi e…(così recita lo slogan del loro sito web) 67 sono le Pro Loco che fanno parte dell’UNPLI Provinciale di Pesaro e Urbino (la provincia più settentrionale della Regione Marche)
che con grande operosità e idee all’avanguardia operano attivamente all’interno di questo territorio.
18 comuni tra questi 67, ogni anno, durante il periodo più magico dell’anno, il Natale, si vestono di meraviglie diventando ancora di più borghi degni delle fiabe più belle e dalle atmosfere più mozzafiato, per dare vita a Il Natale che non ti aspetti, il brand che unisce diverse manifestazioni natalizie della Provincia di Pesaro e Urbino
Candelara, Fossombrone, Frontone, Fano , Gradara, Mombaroccio, Pesaro, Urbania, Urbino, Cagli, Fermignano, Mercatello sul Metauro, Mondolfo, Montecchio di Vallefoglia, Sant’Ippolito, Orciano di Pesaro di Terre Roveresche , Pergola, Mondavio. In ciascuno di questi comuni dal 23 novembre 2019 al 06 gennaio 2020 tra, mercatini, laboratori di pasticceria e cioccolato, spettacoli pirotecnici all’interno delle rocche medievali, funamboli, artisti di strada, mille leccornie da gustare, splendide decorazioni e ambientazioni, sono tantissimi gli eventi legati alla festa più bella e suggestiva dell’anno. Con grande piacere ho partecipato ad alcuni degli eventi che hanno inaugurato Il Natale che non ti aspetti. Accompagnata da una Cicerone davvero bravissima ed eccezionale, Alessandra Gasparini, Responsabile Ufficio Stampa di Omnia Comunicazione (agenzia di cui ti ho parlato in questo articolo ), il mio tour, assolutamente perfetto tra gli eventi inaugurali è iniziato da…
…Candelara. La leggenda narra che per sapere dove procedere con la costruzione di un centro abitato furono accese tre candele sulle vette di tre colline. Dove la candela non si spense, cioè sulla collina più riparata dai venti di bora rispetto a quelle limitrofi, nacque Candelara. Lo stemma di questo borgo, ora frazione inglobata nel territorio del Comune di Pesaro, racconta di questa storia e anche l’evento che l’ha resa famosa prende spunto da essa. Anima, mente e cuore pulsante di Candele e Candelara è Piergiorgio Pietrelli, Direttore Artistico della Pro Loco di Candelara, aiutato dai 130 volontari che prestano la loro opera all’evento. Sedici anni fa, l’idea di spegnere per 15 minuti il piccolo borgo dalle luci pubbliche, per lasciarlo
illuminato solo dalle candele, fu sua. La sua visione di una passeggiata romantica, a lume di candele, all’interno della cinta muraria di questo luogo storico, fu qualcosa che suggestionò talmente tanto il pubblico che l’evento esplose di presenze già dal primo anno di allestimento. Nel tempo la manifestazione è stata arricchita di spettacoli pirotecnici per continuare ad invogliare la gente a partecipare. E le idee a Piergiorgio non mancano davvero, ne ha talmente tante che addirittura è difficile per i volontari stargli dietro. Niente è lasciato al caso, dal far muovere le persone soltanto in un senso di marcia durante le ore di maggior affluenza, alla gestione degli ingressi, dalla coordinazione dei pullman turistici (che possono accedere all’evento soltanto previa prenotazione tramite agenzia), alla gestione della sicurezza e della parte burocratica (che non è roba da poco). E oltre ai tantissimi e buonissimi piatti della tradizione che potrai gustare (io ho scelto di mangiare degli squisiti cannelloni preparati secondo la ricetta del Gran Maestro di Musica e Gastronomo Gioacchino Rossini ), ti imbatterai in, zampognari,
trampolieri che parlano con accento americano, come i Circa Teatro, bassi non meno di 2,50 mt
e con indosso abiti in stile “Natale nel vecchio West”. E ancora elfi magici come Grok, Kenè e Rudolpha
che arrivano direttamente dalla Notte delle Streghe di San Giovanni in Marignano. Al piano sottostante il meccanismo dell’orologio, che ogni 15 minuti si aziona
facendo bella mostra dei suoi ingranaggi, gli operosi e simpatici elfi de
La Bottega degli Elfi (questa volta di Candelara) aspettano i bambini per far fare loro attività con carta, colori, perline, feltro. E mentre i piccoli si dedicano alla creatività, i grandi possono girare indisturbati tra le casette di legno dove gli ambulanti vendono i loro prodotti realizzati artigianalmente. Piergiorgio riserva sempre una particolare attenzione alla scelta degli espositori e, durante questi 16 anni, non ha mai nemmeno tralasciato di organizzare la festa anche dal punto di vista dei bambini e, anche questo, non a caso. Era maestro elementare e a scuola era responsabile anche delle attività motorie e manuali da far svolgere agli alunni. Incontrare artigiani che avessero qualcosa da insegnare è stata un’attività che lo ha talmente appassionato che per 14 anni è stato anche l’organizzatore di Arti e Mestieri. È una mostra mercato che non si svolge più da qualche anno (da quando Candelara ha scelto se optare per un evento piuttosto che per un altro) ma era famosa per il suo slogan “fatto a mano e in diretta”. Era una raccolta di artigiani selezionatissimi e di alto livello che mostravano al pubblico il loro sapere e le loro abilità. Re Mida assoluto e indiscusso degli eventi del pesarese, la formula usata per Arti e Mestieri Piergiorgio la usa adesso per organizzare quattro vie laterali all’arteria principale lungo la quale si svolge ogni anno l’attesissima Fiera di san Nicola. Le ha tematizzate in, vecchi mestieri, ingegno, produttori locali, pittori. Sembrerebbe finita qui e invece Piergiorgio ha un’altra passione, le api e l’ultimo progetto che sta portando avanti è quello di far conoscere questo straordinario mondo ai bambini. La passione per questi piccoli animaletti da cui dipende il destino del mondo lo accomuna a Paolo Cardinali, che espone in uno spazio subito all’inizio della via. Produce candele, specialità gastronomiche e prodotti per la cura del corpo solo derivanti da miele e cera d’api prodotti dalle api
delle 50 famiglie di cui lui si prende cura. Le candele sono quindi monocolore, e le produce attraverso varie metodologie. Te ne faccio vedere due, uno
ingegnosissimo che è il vecchio sistema medievale con cui venivano realizzate le candele però automatizzato da Paolo con alcuni strumenti attuali. Fossi in lui lo brevetterei! Paolo non è social, affatto, mi dice però che per contattarlo basta chiamarlo al telefono, il suo numero è 366/3871162. Tripudio ovunque a Candelara del colore re assoluto del Natale, il rosso. Dal tappeto che veste e scalda le vie del paese, alle bordure del trenino che ti accompagnerà in un tour guidato del territorio. Lo stesso trenino con cui sono arrivati, in musica, i musicanti della Banda di Candelara (famosissima per aver suonato con Jovanotti e aver accolto Papa Wojtyla)
vestiti da Babbo Natale e scortati nel percorso da Pesaro (il trenino è partito da lì) a Candelara da ciclisti che hanno celebrato una delle peculiarità della città di Pesaro, quella di essere la città della bicicletta grazie alla Bicipolitana. Simpaticissimo Antonio Toma presente
con i suoi amici animali, adulti e bambini pazzi per lui. Grande emozione alla breve cerimonia di inaugurazione avvenuta alle 10:30 del mattino e taglio del nastro ad opera del Presidente dell’UNPLI Nazionale, Antonino La Spina. Lui taglierà il nastro anche alle 15:30 ad un’altra inaugurazione, quella di…
…Mombaroccio. Il borgo stupendo.
La cinta muraria che lo circonda e i diversi bastioni, due dei quali incorniciano Porta Maggiore, sono il segno lasciato dai Malatesta, Signori di Rimini, quando succedettero agli Sforza al controllo del paese. Ma i veri, e tuttora indimenticati, Signori del luogo sono i Marchesi Del Monte. I Della Rovere nel 1543 assegnano loro il territorio di Mombaroccio come feudo. Palazzo Del Monte domina subito a destra
il corso principale di ingresso al borgo che è intitolato appunto ad uno dei più illustri discendenti di questa Famiglia, Guidobaldo Del Monte, Matematico, Scienziato, Fisico, Tecnico, amico e mecenate di Galileo Galilei, scopritore di una cometa nel 1604, compagno di studi di Torquato Tasso. L’ingresso al piano terra del palazzo ospita sempre un installazione di scene legate al Natale, a mostrarmela è il gentilissimo ed entusiasta Damiano Bartocetti, Presidente dell’UNPLI Provinciale di Pesaro Urbino. Proseguendo lungo il percorso mi racconta dell’importanza delle Pro Loco e del realizzare questi eventi che valorizzano fortissimamente il territorio attirando una moltitudine di visitatori. Lungo il percorso i miei occhi sono rapiti dalla bellezza del borgo, dalle mille ambientazioni natalizie, dalle luci sui cornicioni della piazza, dai figuranti
che si muovono per il paese. Tutto sembra magico perché tutto è reso stupendamente magico dall’estro creativo di Beatrice Vincenzi, Direttore Artistico della Pro Loco di Mombaroccio. Insegnante di Arte e Scenografia, la veste natalizia di Mombaroccio è tutta una sua idea che mette in pratica coadiuvata dall’aiuto dei volontari. Ed ecco che ogni angolo, ogni scorcio, ogni piccolo spazio che potrebbe sembrare spoglio diventa La Casa delle Lanterne,
regali che appaiono in ogni dove, ruscelli incantati dove gira senza sosta la ruota di un mulino circondata da alberi innevati,
la grotta della tenerissima famiglia
degli orsi polari. E dove c’è Natale c’è Babbo Natale, con la sua casa
pronta ad accogliere le richieste dei bambini, la Fabbrica dei Biscotti dove anche gli allievi pasticceri e chef dell’Istituto Alberghiero Santa Marta di Pesaro fanno merenda con
una buona dose di cioccolata in tazza, l’Ufficio Postale dove smistare le letterine di Natale. E pensare che tutto è partito 19 anni fa con un mercatino parrocchiale, ora Il Natale a Mombaroccio registra circa 300.000 presenze. Non c’è Natale senza un dolce al cioccolato, un
waffel ad esempio, da gustare alla Bottega Norvegese per poi riprendere il cammino ammirando le 37 casette in legno sparse per le vie che ospitano, anche qui come a Candelara, prodotti di artigianato. Non perderti assolutamente la parte del mercatino completamente dedicata al food, potresti scoprire anche tu i torroni
artigianali di Alessandra (da Cesena) dai mille gusti diversi e i formaggi di pecora di
Anna che mi ha fatto scoprire un parmigiano di pecora che è pura poesia sul palato. Neanche queste due gentili e amabili signore sono social, però i loro prodotti meritano una visibilità mondiale (e non soltanto locale), cercale al telefono. Alessandra 340/6217846 Anna 340/9749497. Solo alla fine della mia passeggiata con la tenace e, allo stesso tempo, accogliente e dolce Beatrice, conosco Giorgio Donini, altro personaggio di Mombaroccio. È amico di Beatrice e condivide con lei la passione e il talento naturale di cui entrambi sono dotati per l’arte. Insegnante anche lui (è stato professore anche di Sara Sintini, Vice Sindaco di Mombaroccio e super best friend di Alessandra la mia Cicerone) il suo spaziare nel mondo delle arti è assolutamente a 360°, recitazione, poesie, pittura e chi più ne ha più ne metta. Pochissime parole sono bastate a individuarlo come uno che in realtà avrebbe molto da raccontare. Ritrovo a Mombaroccio anche Leonardo Mattioli che, in quanto fotografo de Il Resto del Carlino , è intento anche lui a non perdere gli scatti perfetti di tutti questi eventi. La mattina a Candelara aveva un giubbino che ha colto la mia attenzione. Sembrava un bomber vintage in pelle dell’aviazione e ci avevo visto giusto, lo era. Datato 1947, una targhetta sul petto a sinistra riportava inciso il nome del proprietario (quello di Leonardo appunto) e, dopo mia richiesta, mi racconta. Fa parte del Gruppo di Rievocazione Storica Progetto 900, lui insieme ad altri appassionati fanno rivivere gli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Soldati tedeschi e combattenti partigiani tornano a rivivere nelle ambientazioni necessarie a raccontare un evento così saliente della storia mondiale tra le scene di film, documentari, servizi fotografici. Anche lui, come me e Alessandra, vuole essere per le 18 a…
…Pesaro. La piazza come il corso principale sono gremiti di gente
che aspettano l’accensione delle luci dell’albero di Natale. Una fiaba bellissima che racchiude in se un bellissimo e importante messaggio precede l’atteso momento. È la storia di Jeff che riesce a salvare il Pianeta Terra dalla morte riportandolo alla vita riuscendo anche a sensibilizzare gli abitanti rimasti a tornare a prendersene cura. I giochi d’acqua della fontana, accompagnati da musiche bellissime, simboleggiano la rinascita della terra dopo il ritorno alla vita. Acqua e fuoco si muovono a tempo durante la Radetzky March di Johann Strauss, 70.000 lampadine al led illuminano
l’albero di Natale che magicamente si accende. E una grande pista di pattinaggio su ghiaccio attende ospiti durante tutto il periodo delle festività natalizie. Pesaro è molto di più di queste poche righe indicate qui, ma ti ho raccontato molto di più in questo articolo, rileggerlo spero ti farà piacere.
Avere il privilegio di conoscere tante belle persone in un giorno solo ha anche un lato difficile, quello di doverti congedare da loro. Vorresti poterci parlare quotidianamente, scoprire di più la loro forza, la loro mentalità, il motore che li spinge ad essere così attivi e creativi nel loro territorio. Vorresti averli più vicini per continuare a riceverne la tanta motivazione che riescono a trasmettere in chi li ascolta. La verità è che sono stati bravi, con la forza di aver sottoscritto una forma di consorzio, l’UNPLI Provinciale di Pesaro Urbino è riuscita a trasformare quella che fino a qualche anno fa poteva sembrare un comitato di quartiere, in un’azienda di promozione turistica che, pur mantenendo il suo scopo no profit, riesce ad organizzare eventi in grado di attrarre davvero turisti nel proprio territorio che poi ne faranno muovere gli ingranaggi economici.
Che ne dici? Ci rifacciamo un giro tra i mercatini di Natale di questi borghi incantati? Allora ci vediamo da quelle parti.
E ricordati di trascorrere delle Serene Festività in compagnia di chi ami.