Special Guest Dicembre 2017

Special Guest, quella di questo mese, che davvero mi riempie di emozione. Devo ammettere che non è un sentimento difficile da provare per me, perché ho sempre questa incredibile curiosità che mi rende entusiasta di tutto come se ancora fossi una bimba. Sarebbe quello che i francesi chiamano joie de vivre e che ringrazio Dio di avere ma, detto ciò, resta il fatto che questa Special Guest è stata davvero speciale. Perché è stata la prima che ho seguito di persona, durante tutte le fasi della lavorazione della ricetta che, te ne accorgerai leggendo, invece che scritte questa volta troverai videate, dimmi tu se questo non è sensazionale!!! A raccontarmi della passione di Milena per la cucina è stato suo figlio Carlo un giorno parlando. Non ne avevo idea, nonostante io la conosca da sempre e invece è davvero un’artista, bravissima sia con il dolce che con il salato, in famiglia impazziscono per le sue ricette tanto che, ad esempio, pare che il marito preferisca di gran lunga alle torte di pasticceria quelle preparate in casa dalla sua dolce metà. L’idea della Special Guest è arrivata quando Carlo mi ha raccontato del grembiule ricamato con la scritta “Milena, la regina della cucina”, mi sono detta: Caspita, siamo “sorelle di grembiule” È un segno del destino! E così la sera dell’8 dicembre, accompagnata dal mio adorato Francesco (di cui ti racconterò quando anche lui sarà Special Guest) vado a casa sua per “filmare la ricetta”! Generosa, disponibile, accogliente mentre realizzava la ricetta mi raccontava il suo modo di vivere questa passione per la cucina. Si tiene in costante aggiornamento, segue chef, blogger (anche quelle più famose come CucinaVitali 😂), pasticceri famosi e, predisposta come è al buon gusto e al senso del bello, non ama molto quelli che si dedicano a delle realizzazioni grossolane, ma cerca sempre quel dettaglio in più che regali un tocco di raffinatezza alla ricetta. Molti dei suoi cavalli di battaglia sono però le ricette della tradizione, quelle che in famiglia si sono tramandate da madre in figlia e anche quelle che una chef, che non ha avuto pari a Petritoli, le ha lasciato in eredità, tale Benvenuta (nota per i petritolesi, non si tratta della cuoca dell’asilo ma un’altra Benvenuta), che in paese e nel circondario era famosa per la sua incredibile bravura.  La signora in questione era all’epoca una cuoca a domicilio, era cioè colei che veniva chiamata nelle case per preparare i pranzi dei grandi eventi. Matrimoni, battesimi, comunioni, tutte le celebrazioni importanti della famiglia prevedevano (come anche oggi) una bella mangiata, ricca di piatti succulenti, che però all’epoca si svolgeva in casa, con le ricette preparate dalle sapienti mani di un’abile cuoca. Il riccio di caffè che Milena ci racconta in questa Special Guest è una di quelle ricette che a Elpidia (mamma di Milena) ha dato Benvenuta ed è un dolce che ha un significato molto forte per la loro famiglia, quei significati che io chiamo “del cuore”. È legato alla festa di San Giuseppe, il 19 marzo. Un tempo era festa nazionale e nella cappellina della casa delle Piccole Suore della Sacra Famiglia a Petritoli la notte tra il 18 e 19 marzo le donne erano solite fare la veglia giuseppina che, come solito, terminava alle 6 del mattino. Per le suore voleva dire celebrare il fondatore dell’ordine Beato Giuseppe Nascimbeni con un momento di preghiera. Partecipava a questa “funzione” anche Elpidia che, tornata a casa di buon mattino, si metteva a preparare questo “dolce della festa” per celebrare l’onomastico del marito Giuseppe, della suocera Giuseppina, della cognata Giuseppina, della figlia Giuseppina e, più avanti negli anni, del genero Giuseppe (marito di Milena). Quando si dice fare qualcosa per amore di qualcun’altro eh…tanto più che montava tutto a mano…con la frusta, non con i potenti mezzi di oggi!!! Per noi ragazzi nati negli anni ’70 a Petritoli si tratta di un dolce mitico, guarnito con la granella di nocciole e le ciliegie candite ha accompagnato i compleanni di tutta la nostra generazione (insieme alla zuppa inglese, le due ricette se la battevano!), ma la sua bontà non smette di seminare vittime anche tra i più giovani perché Carlo (figlio di Milena) riconosce e accetta solo questo come torta di compleanno. Io provai a farlo anni e anni fa e mio padre decretò la prova decisamente non superata, ma ora ci posso riprovare, ho la ricetta giusta, perché ho avuto l’estremo piacere di assaggiare quello di Milena e ti dico che definirlo sublime è riduttivo. Delicato, conquista il palato, ti fa percorrere la schiena da un brivido ad ogni morso…ummm…se solo ci ripenso!!! Io sono sicura che per Natale lo preparerò, non vedo l’ora di farlo assaggiare a mia mamma e a mia sorella e, sono certa, che anche per te sarà il dolce di cui non potrai più assolutamente fare a meno. Ti lascio subito alla ricetta, non aspettarti chissà che, sono video semplici, nessuna sofrastruttura faraoinca, fatti mentre parlavamo semplicemente durante la preparazione del dolce. Diciamo che per essere la prima volta che filmo la special guest può essere soddisfacente e per le prossime volte saprò fare meglio, per questa volta…l’emozione è emozione…che vuoi farci! Un grazie di cuore a Milena per aver fatto parte del mio blog e, brava com’è, non escludiamo altre collaborazioni. Ti auguro un emozionante e felice Natale con:

Riccio di caffè by Milena Mercuri

Una piccola nota prima di iniziare, si chiama riccio perché la forma che Benvenuta dava al dolce era quella arrotondata di un riccio i cui aculei erano formati da mandorle intere infilzate e gli occhietti erano dei chicchi di caffè. Puoi cimentarti nel dargli la forma di animaletto o realizzarlo anche tu a mattonella come vedrai di seguito.

 

Fase 1: Preparazione del caffè

È bene farlo prima dell’inizio della preparazione del dolce per fare in modo che al momento di bagnare i biscotti si sia un po’ raffreddato. Nel video della fase del montaggio del dolce Milena ti spiegherà perché. Una volta che il caffè è venuto su dalla moka trasferiscilo in una ciotola, aggiungi del cognac e…

img_6728

del rhum

 

Fase 2: Ingredienti e necessario

  • 200 gr di burro
  • 250 gr di zucchero al velo
  • 4 tuorli d’uovo
  • 4 pacchetti di biscotti tipo oro saiwa
  • un piatto da portata rettangolare dove assemblerai il tuo riccio di caffè

img_6734

Fase 3: Montare il burro con lo zucchero

Perché questa fase riesca al meglio è necessario che il burro sia più a temperatura anbiente, deve avere la consistenza di una pomata, deve essere morbidissimo. Metti il burro in una ciotola, aggiungi la metà della dose di zucchero al velo (cioè 125 gr), mischia prima i due ingredienti con una forchetta e poi…

 

…montali con lo sbattitore fino ad ottenere una crema bianca e spumosa, come Milena spiega nei video.

 

Fase 4: Montare i tuorli con lo zucchero

In un’altra ciotola monta i rossi con i restanti 125 gr di zucchero al velo. Anche qui, aiutati prima con una forchetta e poi monta con lo sbattitore. Anche questo composto dovrà risultare bianco e spumoso come Milena spiega nel video

 

Fase 5: Unisci i due composti

Come Milena racconta nel video, incorpora gradualmente la crema al burro ai tuorli montati. Finita questa fase, ti aspetta l’assemblaggio del dolce.

 

Fase 6: assemblaggio del dolce

Trovi tutti nel video qui di seguito che dura 3 minuti e 8 secondi….Milena è davvero una regina in cucina

 

Fase 7: Rifinitura

Dopo aver sovrapposto uno strato di biscotti a uno di crema e via dicendo sei già in una delle due fasi finali

 

Fase 8: guarnizione

A casa di Milena preferiscono al posto delle nocciole e delle ciliegie candite delle scaglie di cioccolato che Milena usa rigorosamente fondente. E devo dire che il cioccolato è la morte dei biscotti inzuppati al caffè e della crema al burro.

 

Come ti ho detto all’inizio dell’articolo l’ho assaggiato, lo avrei mangiato tutto, ma mamma dice sempre “fai l’educata quando vai in giro, non fai vedere che ti abbuffi…” e mi sono trattenuta…ma il sacrificio che mi è costato tu davvero non lo puoi nemmeno immaginare!!! Buono di una bontà strepitosa….

Buon Appetito!