Recenti studi sull’età geologica della Terra dicono che il nostro pianeta sia giunto oramai alla veneranda età di 4,4/4,6 miliardi di anni anche se, le prime tracce di organismi viventi studiate risalgono a circa 3,5 miliardi di anni fa. Volendo fare lo stesso giochino del percorso a ritroso nel tempo con l’uva pare che la vite, cioè la pianta dalla quale questo frutto ha origine, faccia la prima apparizione sulla Terra circa 200 milioni di anni fa nelle zone del Caucaso. Da lì è passata in Fenicia, i Fenici la portarono nella Magna Grecia, gli Antichi Greci la fecero conoscere in Italia ai Piceni e agli Etruschi e poi ai Romani, gli Antichi Romani l’hanno diffusa in altre zone d’Europa da loro conquistate. E da allora, ogni settembre, godiamo di questo frutto che usiamo sia da tavola che da vinificazione per produrre quello che da sempre è considerato il nettare degli Dei. La confettura che ti racconto oggi è frutto di un uva da tavola dagli acini dolci e profumati tanto da ricordare proprio il frutto rosso dal quale prende il nome, le fragole. 3 kg di questa varietà di uva è stato il graditissimo regalo di una famiglia alla quale questa estate ho avuto modo di affezionarmi molto, ricevuto il giorno in cui sono andata nella loro casa di campagna a salutarli prima della partenza per fare ritorno nella loro regione di residenza, il Veneto. Sarebbero partiti dopo qualche giorno in realtà, percui, ho fatto in tempo a tornare a casa, preparare la confettura, regargliene un vasetto come buon ricordo del tempo trascorso insieme in questa particolare estate 2020. Le regole per realizzare una confettura perfetta e il motivo per cui questa la chiamo confettura e non marmellata le trovi in questo articolo https://cucinavitali.com/2018/01/09/marmellata-di-clementine-e-le-regole-per-una-perfetta-marmellata-fatta-in-casa/ mentre invece, uno dei modi migliori per sapere se è venuta bene o meno è sicuramente su una buona fetta di pane ingentilito da dell’ottimo burro. Tutto pronto per cominciare?!? Buon Lavoro…
Ingredienti
- 3 kg di uva fragola
- 1 kg di zucchero semolato
- 3 pere Williams
- il succo di un limone
Preparazione
- la prima fase da eseguire è la diraspatura dell’uva. La devi fare a mano, mettiti i guanti, l’uva fragola tinge molto e, proprio per questo motivo, fai attenzione a non toccare nulla con i quanti sporchi perché è un succo che macchia molto ed è difficile da togliere
- lava bene gli acini e scolali
- metti il mattone refrattario a scaldare sul fuoco
- in una pentola capiente prepara la tua confettura nel modo indicato nell’articolo che ti ho suggerito sopra e cioè (as recap), metti un dito di acqua sul fondo della pentola, metti la metà degli acini di uva, metti la metà dello zucchero, la metà del succo di limone spremuto, una pera e mezza
- procedi con il secondo strato in cui terminerai con tutte le seconde metà degli ingredienti
- metti a bollire a fuoco medio e basso
- dopo due ore e mezza di bollitura ho frullato il tutto e fatto bollire di nuovo fino al raggiungimento della giusta consistenza
- la giusta conistenza (trovi anche questo nell’articolo di cui sopra) è quella in cui metti un pochina di confettura in un piatto e, dopo averla fatta raffreddare, inclinando il piatto, la confettura scende scrivendo
- una volta sistemata nei vasetti ancora bollente, il sottovuoto l’ho creato capovolgendo gli stessi usando quindi la formula della pastorizzazione per invasamento a caldo
Buon Appetito!