Ti sembrerà una sciocchezza ma questa ha davvero tutto il diritto di chiamarsi marmellata! Non lo sapevo ma cercando, come sempre, l’origine di questo tipo di conserva ho scoperto che dal 1982, una Direttiva Comunitaria ha stabilito che solo il prodotto finito realizzato con gli agrumi può essere chiamato marmellata, quelli invece realizzati con tutti gli altri frutti si chiamano invece confetture. Ero convinta che la differenza tra marmellata e confettura stesse nella consistenza più densa e compatta della seconda, rispetto a quella più lenta della prima, pensavo o almeno così mi avevano spiegato ma, a quanto pare, questa Comunità Europea non era d’accordo con questa teoria. Curiosa anche l’origine del nome che deriverebbe dal nome portoghese che indica la mela cotogna, marmelo, e di conseguenza marmellata indicava il modo di conservazione di questi frutti. Ma c’è anche una leggenda romantica che ne vuole l’origine legata a Maria De Medici, Regina di Francia. Indebolita da una gravidanza e dal parto, i cuochi di corte le prepararono come ricostituente una gelatina di agrumi che conservarono in vasetti con su scritto “pour marie malade“, da cui marmellata. In realtà questo metodo di conservazione della frutta esiste dalla notte dei tempi, una volta erano gli stessi zuccheri della frutta che provvedevano a renderla densa e, ovviamente, la pectina. E proprio in riferimento a quest’ultima, ho pensato che le clementine ne contenessero non tantissima, così ho aiutato l’addensamento aggiungendo della mela gialla che invece di pectina ne ha senz’altro molta di più. È deliziosa, giustamente zuccherata, con questo profumo leggero di rosmarino e, come tutte le agrumate, con un lievissimo retrogusto amarognolo che la rende ancora più caratteristica. È veramente facilissimo preparare le marmellate in casa e sono molto più sane perché sai che non ci metti più di due ingredienti, la frutta e lo zucchero. Le clementine che ho usato ad esempio le ho prese al mercato dal mio fruttivendolo che le aveva non trattate. Per la conservazione dei vasetti a te la scelta, puoi farli bollire oppure, più semplicemente, puoi riempirli con la marmellata ancora bollente e poi capovolgerli per fare in modo che creino il sottovuoto in maniera naturale. Allora Buon Divertimento anche a te…ti servono soltanto pochi ingredienti ma prima di lasciarti alla ricetta due importantissime regole che assolutamente vanno rispettate per ottenere un ottima marmellata:
- non si deve assolutamente attaccare, nemmeno un pochino, altrimenti tutta la marmellata sarà di bruciaticcio e il gusto sarà completamente rovinato. Per fare in modo che sia perfetta, quando le preparo nelle Marche con mamma, metto sul gas, tra la fiamma e la pentola, un mattone di pietra refrattaria, che distribuirà il calore senza che la fiamma sia a contatto diretto con il fondo della pentola. Qui a Milano non avevo il mattone refrattario e ho usato due spargifiamma in ghisa, è andata benissimo lo stesso
- non va mescolata, girata, mischiata, dillo come vuoi tu, ma non devi andarci dentro con la cucchiaretta e girare come si fa con il sugo. Devi lasciarla bollire in autonomia. Per farle raggiungere la bollitura tieni la pentola coperta con un coperchio, quando inizia a bollire, quello che potrà succedere è che la frutta (fino a che non rimpicciolisce) salga sulla pentola. Quello che puoi fare è abbassarla con l’aiuto della cucchiaretta di legno.
Ingredienti (per 5 vasetti come quello della foto):
- 1,5 kg di clementine
- 250 gr di mela gialla
- 800 gr di zucchero
- 1 rametto di rosmarino
- acqua
- qualche scorzetta lavata di clementina
Preparazione
- sbuccia le clementine e puliscile bene da quei filini bianchi che ha
- sbuccia la mela (io ho usato una Melinda che era abbastanza grossetta)
- prendi una pentola bella capiente
- metti un dito di acqua sul fondo della pentola
- ora procedi disponendo a strati frutta e zucchero. Metti le clementine, le mele, lo zucchero e poi di nuovo le clementine e via via fino a che avrai terminato gli ingredienti
- aggiungi qualche scorzetta di clementina, giusto qualche pezzettino che servirà solo a dare profumo. Aggiungi anche il rosmarino
- accendi il gas e metti la pentola a bollire ricordandoti del sistema per non avere la fiamma a contatto con la pentola
- fai bollire per due ore
- trascorso questo tempo, togli le bucce di clementine, togli il rosmarino, frulla tutto con un frullatore ad immersione
- per vedere se è fatta preleva un cucchiaino di marmellata dalla pentola e mettilo su di un piattino, se raffrendandosi è della consistenza giusta allora spegni il fuoco altrimenti falla bollire ancora un po’
- i vasetti dove la conserverai devono essere puliti e pronti. Invasa la marmellata ancora bollente, chiudi e capovolgi il vaso
Divertente fare la marmellata vero? Immagina quanto sarà divertente quando poi la userai, per le crostate, per dei biscotti, come accompagnamento ai tuoi formaggi…sarà il paradiso…e una grande soddisfazione!
Buon Appetito!