Anche se non proprio la classica che siamo abituati a vedere, perchè dovrebbe essere più alta e con il ripieno più spesso. Personalmente con troppo ripieno non piace, la trovo troppo pesante, gradevole per i primi morsi e poi quasi non riesco più a mangiarla proprio perché troppo importante. La preferisco con il ripieno, certamente un po’ più alto rispetto a quello di un crostata normale, ma non eccessivo. Per il resto, il procedimento usato per realizzarla è quello super classico. Ricetta campana super tradizionale del periodo pasquale, ha origini molto antiche che la fanno risalire addirittura alla Dea Cerere, le leggende più recenti vogliono la ricetta creata e poi perfezionata nel convento delle suore di San Gregorio Armeno, via molto famosa di Napoli, come ben saprai, per i suoi presepi. Varie le versioni del ripieno, la ricetta originale prevede grano cotto, ricotta, canditi, acqua di fiori di arancio, scorza di arancia grattugiata, ma c’è chi aggiunge crema pasticcera, cioccolato bianco, e diverse sono anche le versioni all’interno della stessa regione nelle differenti città. La mia proposta è classica, senza canditi perché l’ho portata in ufficio e avevo timore non fossero graditi a tutti, un po’ rivista nelle dimensioni per il motivo che ti ho spiegato prima. A te la dose
Ingredienti
Per la frolla
- 2 uova
- 150 gr di burro
- 4 cucchiai di zucchero (2 per ogni uovo)
- la scorza grattugiata di un limone
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
- farina quanto basta
Per il ripieno
- 290 gr di grano cotto
- 250 gr di ricotta fresca
- 1 bicchierino di liquore di essenza di fiori d’arancio
- 150 gr di zucchero
- la scorza grattugiata di un arancia
- canditi
Preparazione
- disponi la farina a fontana sulla tua spianatoia, cerca di formare un buco al centro dove aggiungerai il burro, le uova, lo zucchero, il lievito, la scorza grattugiata del limone
- impasta la tua frolla, l’impasto deve avere la consistenza di una massa bella liscia omogenea
- lasciala riposare per una mezz’oretta in frigo avvolta con la pellicola
- prepara nel frattempo il ripieno. In un piatto fondo lavora la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere un composto bello e spumoso. Aggiungi il grano cotto, l’acqua di fiori d’arancio, la scorza grattugiata dell’arancio, i canditi e mescola bene il tutto
- preriscalda il forno a 190°
- riprendi la tua frolla, ungi e infarina uniformemente una teglia da forno, stendi 3/4 della frolla sulla teglia, creando un bel bordo che servirà per contenere il ripieno (che poi, diciamoci la verità, il bordo è la parte più buona della crostata una volta cotta)
- stendi e livella il ripieno nella tua crostata
- finisci di decorare la tua crostata con il resto della pasta frolla formando delle strisce sopra o semplicemente sbriciolandola sopra come ho fatto io
- inforna in forno caldo per circa un 40 minuti
- quando sarà bella dorata la tua pastiera è pronta
Buon Appetito!
In quel cavolo di convento tra poco diranno che c’hanno inventato pure la pizza! Quelle suore hanno fatto di tutto XD
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Eh ma pure un modo per passare il tempo lo dovevano trovare! Scherzi a parte da confondere con le Agostiniane di Santa Maria della Misericordia alle quali dobbiamo mostaccioli, rococò. Quelle di San Gregorio Armeno sono Benedettine.
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Queste di San Gregorio mi pare abbiano inventato anche delle cose che si mettono nel presepe, però non mi ricordo! Me lo disse una guida durante la gita a Napoli sotterranea
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Questo non lo so. San Gregorio Armeno è famosa comunque per i presepi. Questa visita che hai fatto tu io la voglio assolutamente fare. Mia sorella mi ha detto che è stupenda.
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NOOOOO vacci!!! Corri!!! Io la vado a rifare, appena me l’hanno detto ho risposto “e me lo domandate pure???”
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Allora mi hai già convinta! Vado il prima possibile
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Siiiiii
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Da non confondere, scusami
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