È una ricetta davvero buona buona buona, ma che dico buona…buonissima, ed è stata quella che ho presentato con grande soddisfazione ad uno storycooking durante la Milano Food Week. Lo spazio che ho avuto è stato in una location d’eccezione, Piazza Castello a Milano. Un ora di ricetta con il pubblico che mi guardava e che poi ha assaggiato la preparazione nella Public Kitchen che la MFW ha allestito per l’occasione.
Mamma mia che emozione…!!!
Il filo conduttore che mi è stato chiesto di tenere, pensando alla ricetta, è stato quello della territorialità, così sono arrivata alla conclusione che mixare quella delle mie origini metà marchigiane metà spagnole, sarebbe stato l’obiettivo su cui puntare. Niente di più riuscito, una ricetta semplice, con ingredienti di grande qualità, cucinata in purezza, e dal brevissimo tempo di realizzazione. Tre gli ingredienti fondamentali usati, la pasta (appunto), gli asparagi e le alici del Cantabrico. Te li racconto in breve.
La pasta: è l’elemento fortissimamente marchigiano. Conosciuta all’epoca di questo articolo Ben arrivate in tavola Marche lei esiste da molto prima, dal 1971, da quando Gino Girolomoni decise di iniziare a produrre cibo biologico, quando ancora il biologico in Italia non esisteva e nessuno ne parlava. Era all’epoca sindaco di Isola del Piano (PU), voleva ristrutturare quelle che oramai erano le rovine del Monastero di Montebello, diede vita ad un’azienda che parlava di biologico che ha la sua sede ancora oggi proprio nel Monastero. Pasta leggerissima, il formato che ho scelto prevede solo 6 minuti di cottura, ho evitato la fase di lessatura in acqua bollente cucinando la pasta direttamente in padella con gli asparagi.
Gli asparagi: sono il trait d’union della ricetta, l’elemento che unisce le mie due magnifiche terre. Quelli che ho usato io sono quelli più sottili, dal sapore più intenso, tenerissimi da cucinare e quindi adatti ad una ricetta che vuole tempi di realizzazione brevi. Il fornitore? Beh, ovvio, Mimmo e il suo frutteto in Via Monterosa che è il mio fornitore di vegetables preferito a Milano.
Le alici del Cantabrico: è l’elemento fortissimamente spagnolo della ricetta. Trovate a Milano (della migliore marca spagnola attualmente sul mercato) in un negozio che vende solo prodotti spagnoli ma di quelli dalla qualità superba, quelli, insomma, che in Spagna sono il top di gamma. Maria Carmen lo ha aperto in zona Bande Nere, andarci per me ogni volta significa entrare in un parco giochi dal quale non uscirei mai. 11.000 gli abitanti che popolano il paese da cui provengono le alici più buone del mondo. È il paese di Santoña, in Cantabria, meravigliosa regione della Spagna che si affaccia sull’Atlantico.
La semplicità assoluta di un piatto in cui la differenza la fanno davvero gli ingredienti usati. Era proprio questo quello che raccontavo durante lo storycooking al pubblico che mi guardava. Siamo senza dubbio la generazione del senza tempo, non ne abbiamo per vedere le persone, per regalarci quello che più ci piace fare, per prepararci quello che più ci piace mangiare e magari ripieghiamo su qualcosa di rapido, scontato e manco tanto esaltante. Questa ricetta è la controproposta a questo ultimo fattaccio che può capitarti, ad esempio, una sera per cena. Realizzare questa pasta può significare avere in breve tempo a casa tua una ricetta di grande qualità. Perché la differenza, a parte il tempo a disposizione, la fa sempre la materia prima che scegli di usare, e non solo in cucina…
Faceva parte della coreografia (dello storycooking) anche del chorizo di maiale iberico (quello che cresce mangiando solo ghiande), sempre acquistato nel negozio di Maria Carmen. È un salume dalla bontà esagerata e che ho servito al mio pubblico per intrattenerlo mentre io mi occupavo di cucinare. Validissimo in questa fase e in tutta la preparazione della ricetta è stato Michele, chef che faceva parte dell’organizzazione e che era lì per aiutare appunto in cucina i vari ospiti che occupavano gli spazi.
Nb: a proposito, te lo starai chiedendo…per una serie di vicissitudini lunghe (e anche un po’ sfiguz) da raccontare qui, non ho nessun video dello storycooking e neanche delle foto! Mi dispiace…sono stata un po’ incauta ma, se è vero che ogni esperienza serve per imparare, per i prossimi storycooking avrò tutto il materiale che serve ad una food blogger per avere quella che si può definire “una buona campagna di comunicazione sui propri canali social”. Intanto posso affermare con certezza che, se la fase di presentazione della ricetta è andata bene, la fase dell’assaggio (e te lo scrivo con ancora più grande soddisfazione) è andata ancora meglio. La pasta è piaciuta molto, l’idea di cucinarla in purezza moltissimo, quindi…è raccontata qui di seguito e ti aspetta per essere preparata in casa tua…
Ingredienti (ti scrivo le dosi che ho usato per lo storycooking):
- 500 gr di pasta formato torchiette
- 250 gr di asparagi sottili
- 4/5 filetti di acciughe del cantabrico
- 1 spicchio di aglio
- olio extravergine di oliva
- sale
Preparazione:
- in un pentola metti a scaldare dell’acqua alla quale aggiungerai un mezzo pugno di sale grosso
- lava a e monda gli asparagi e tagliali a rondelline
- in una padella versa dell’olio extravergine di oliva, aggiungi lo spicchio d’aglio e i filetti di alici
- fai dorare l’aglio e sciogliere le alici. Quando l’aglio sarà dorato toglilo dalla padella, aggiungi gli asparagi tagliate a rondelle e un mestolo dell’acqua che avevi fatto precedentemente scaldare
- fai andare per circa 5/6 minuti. Non c’è bisogno di aggiustare di sale perché le alici sono giù saporite e l’acqua anche contiene del sale
- trascorsi i pochi minuti aggiungi la pasta. Insieme a lei anche un paio di mestoli di acqua. Fai attenzione con l’acqua da aggiungere perché la pasta cuocerà poco, il tempo di cottura di questo formato è solo di 6 minuti, io l’ho fatta cuocere 5 perché nel tempo dell’impiattamento finirà di cuocere per quell’ultimo minuto che le manca. Aggiungine quindi magari gradatamente se vedi che ce n’è bisogno, valuta tu, l’importante è che poi, per far ritirare l’acqua in eccesso, tu non faccia scuocere la pasta fino a farla diventare una colla
- trascorsi i 5 minuti di cottura della pasta il tuo piatto è pronto, manteca, se è di tuo gradimento, con del pecorino che struttura il piatto e da quella nota frizzante
Buon Appetito!