Il cigno dei dolci. Elegante, con tutte quelle onde dalle forme così eteree, il bianco candido sia della meringa che della panna montata, il colore che arriva solo dalla frutta fresca. Sembra una ballerina di danza classica e non a caso perché è proprio in onore di una ballerina, Anna Pavlova, che la torta venne creata e dalla quale prese, chiaramente, anche il nome. Nata nel 1881, è stata una delle ballerine più famose del XX secolo, ed era nota proprio per la grazia e la leggerezza dei suoi movimenti. La leggenda narra che fosse la figlia illegittima di un ricco banchiere ebreo di San Pietroburgo avuta da una lavandaia che aveva prestato servizio nella sua dimora. Nel timore di compromettere la sua posizione sociale l’uomo non riconobbe la figlia e la madre la fece crescere, fino agli otto anni, in campagna. Quando la piccola tornò a San Pietroburgo, la mamma la portò a teatro a vedere il balletto La bella addormentata e Anna, in quel momento, decise che sarebbe diventata una ballerina. A dieci anni entrò nella Scuola dei Balletti Imperiali che terminò ai diciotto anni e poi iniziò la sua carriera luminosa. Morì poco prima di compiere i 50 anni, nel 1931, a causa di una pleurite di cui si ammalò per aver camminato nella neve vestita solo di un cappotto leggero indossato sopra un vestito di seta. Chiese che il suo abito di scena del cigno venisse seppellito con lei. Nel 1926, durante un tour in Australia e in Nuova Zelanda, venne omaggiata con questa torta creata in suo onore. In quale dei due paesi sia nata prima la pavlova è ancora una questione dibattuta. La cosa certa è che è meravigliosa, dolce, morbida dentro, croccante fuori, una nuvola di panna che riempe la forma concava, la frutta fresca che ravviva il palato, finirà in un attimo una volta portata in tavola. Non è difficile da fare, devi avere un po’ di pazienza per la cottura perché è la parte più lunga. Andiamo a realizzarla.
Ingredienti
- 150 gr di albume
- 150 gr di zucchero semolato
- 150 gr di zucchero al velo
Preparazione
- mescola nel piatto i due tipi di zucchero
- imbevi con poco aceto uno strappo di carta da cucina e strofinalo all’interno della planetaria
- separa gli albumi dai rossi e fai cadere le chiare d’uovo nella planetaria, 150 gr di albumi sono circa quelli di 4 uova
- inizia a montare gli albumi
- quando saranno già bianchi e gonfi versa la metà degli zuccheri al loro interno e continua a montare
- aggiungi poi la seconda metà
- quando il tutto sarà ben gonfio, lucido, spumoso e fermo, sistema la chiara su una placca da forno ricoperto con un foglio di carta forno
- per questa fase puoi aiutarti con un sac a poche oppure con una marisa, l’importante è creare un nido all’interno del cerchio di meringa che sarà poi il luogo che ospiterò la panna montata
- ho cotto la pavlova in forno preriscaldato a 90° per 90 minuti
- quando sarà cotta (fai attenzione a che resti bianca) spegni il forno, aprine lo sportello, lascia la pavlova in forno e lasciala raffreddare lì dentro
- quando sarà ben fredda monta la panna e decora
Buon Appetito!