Frascarelli marchigiani. La versione che Lina la Petissa preparava a mia cugina Rosita

Sono cresciuta sentendo le più sagge del paese dire alle donne che avevano appena partorito di mangiare frascarelli per farsi venire il latte. Perché ci fosse questa convinzione non lo so. Abbiamo provato con mia cugina Rosita a capirne il perché abbozzando delle ipotesi, la più papabile è quella che si riferisce al senso di sazietà prolungato che questo piatto era, ed è, in grado di fornire. Arriva dalla storia, è un piatto poverissimo, l’aggiunta delle uova nell’impasto è un arricchimento successivo perché un tempo, le uova, erano preziose e spesso in campagna venivano vendute per tirare su due lire piuttosto che usate in casa propria. Come la povertà, questo piatto non esiste solo nelle Marche ma anche in altri stati, lo ricorda anche mia mamma nel suo paese di origine, l’Andalucia dove si chiamano gachas. Solo acqua e farina gli ingredienti, la versione più classica che si prepara nella mia regione è quella di un polentina che viene poi condita con un sughetto di pomodoro semplicissimo. La versione che ti propongo oggi è un’altra, quella di mia cugina, quella che Rosita ha ricavato dai frascarelli che le preparava sempre Lina, una signora che si può definire quasi un personaggio mitologico di Petritoli. Cartomante, un po’ sensitiva, aveva sposato un uomo che come soprannome aveva quello di lu petissu (forse dalla lontana derivazione di poetesso perché scriveva poesie?!?! Boh, non si sa) e lei è diventata, automaticamente, la petissa. Quella dei soprannomi alle persone e o alle famiglie è un’altra usanza tipica marchigiana e a volte molto più identificativa dei cognomi veri. La ricetta è assolutamente da provare perché è buonissima.

Ingredienti (per tre persone)

  • Acqua
  • cipolla
  • aglio
  • pepe e sale
  • 3 uova
  • concentrato di pomodoro
  • olio extravergine di oliva

Preparazione

  • partiamo dal sughetto
  • metti a soffriggere in una pentola capiente cipolla e aglio in olio extravergine di oliva finemente tritati
  • aggiungi un cucchiaio di concentrato di pomodoro e mescola il tutto
  • aggiungi l’acqua, considera due tre mestoli a persona (abbonda perché sono buoni quindi la doppia razione è quasi scontata)
  • aggiungi sale e pepe e fai bollire per una decina di minuti
  • nel frattempo prepara l’impasto dei frascarelli
  • in una ciotola capiente metti l’acqua (considera un mestolo a piatto), aggiungi le uova (uno a persona), aggiungi la farina
  • l’impasto che dovrai ottenere è della consistenza del video qui sotto e li dovrai anche sminuzzare proprio come vedi fare a Rosita
  • butta i frascarelli nel sughetto che bolle
  • mescola bene con l’aiuto di una frusta, sminuzzali se vedi che si raggrumano troppo, fai bollire fino a che non vedi che sono diventati cremosi
  • parmigiano con generosità sul piatto

Buon Appetito!