Montblanc

Elegante nella sua classica presentazione, delicato nel gusto, ricercato perché possibile realizzarlo solo durante il periodo di raccolta delle castagne in autunno. Inutile dire che si chiama così per la evidente somiglianza con il Monte Bianco , la vetta più alta delle Alpi d’Italia, di Francia e in generale dell’Europa centrale. La ricetta è dalle origini incerte, si divide tra sostenitori del Piemonte e quelli della Francia, quello che sembra invece più certo è che di mezzo ci siano i Savoia . Insomma un po’ come la montagna anche il dolce è un punto in comune tra Italia e Francia. L’idea di realizzarlo mi è venuta così, la mia collega e amica Ivonne mi ha portato in ufficio in omaggio, oramai “qualche giorno fa” perché la preparazione risale alla prima metà di novembre, delle castagne, ne erano un bel po’ quindi ho pensato cosa poterci preparare. Ho cercato la ricetta di questo dolce perché ho sempre pensato di lui che fosse difficilissimo da realizzare e volevo misurarmici e invece non è complicato, necessita solo di una grande pazienza che sta poi tutta nel pelare ad una ad una le castagne, meglio se in questa ultima impresa non si è soli, io per esempio avevo mia mamma in casa con a me a Milano che mi ha dato una grande mano! Non ti spaventare…il gioco vale la candela perché come saprai, se lo hai già assaggiato, il dolce è ottimo…Non lo hai mai assaggiato? Eh…allora…fuoco ai fornelli…

Ingredienti

  • 500 gr di castagne
  • 1/2 lt di latte
  • 1/2 stecca di vaniglia
  • 75 gr di zucchero
  • 1/2 bicchiere di rum
  • 1 cucchiaio di cacao amaro
  • 300 ml di panna fresca
  • 1 cucchiaino di anice stellata

Preparazione

  • in una pentola capiente metti a bollire dell’acqua
  • incidi ad una ad una le castagne (in marchigiano si dice castrare le castagne e se i tre termini appena scritti vedi che lo dice pure L’Accademia della Crusca quindi si può dire)
  • una volta terminata questa fase metti le castagne a bollire nell’acqua aggiungendo anche il cucchiaino di anice stellata
  • fai bollire per una 20ina di minuti
  • trascorso il tempo spegni il fuoco e comincia con la fase della pelatura delle castagne. A questo punto devo dirti che non conviene scolarle tutte perché raffreddandosi la pelle delle castagne si attacca subito alla castagna e questa fase diventa veramente un impresa. Quindi fai così, lasciale nell’acqua calda e scolane in un piatto un po’ alla volta, pelale, e poi scolane delle altre, così questa operazione risulterà molto molto più scorrevole
  • pelate tutte le castagne rimettile a bollire sul fuoco con il latte, il cacao, lo zucchero, la vaniglia, il rum, per una mezz’oretta
  • trascorso il tempo scolale, scola le castagne, se vuoi il latte tienilo per allungarlo con altro latte per la tua colazione o la tua merenda o quella dei tuoi bimbi
  • durante questa fase di cottura le castagne dovrebbero essersi già spappolate, mettile in una ciotola, schiacciale con l’aiuto di una forchetta, versaci 125 di panna fresca e mescola ancora il tutto
  • fai riposare l’impasto in frigo per una oretta
  • monta il resto della panna montata
  • armati di un bel piatto da portata o di un alzatina dove comporrai il dolce
  • armati anche di uno schiacciapatate, riprendi le castagne, mettile nello schiacciapatate e fai uscire la purea sulla base da te scelta per la composizione, devi formare una montagnetta
  • guarnisci con la panna montata e…

…la tradizione vuole delle violette candite anche per guarnire il dolce, ad indicare le viole che si trovano lunga le pareti del Monte Bianco.

Buon Appetito!