Ho sempre amato i dolci fatti con questo liquore, fin da piccola, forse ad attrarmi è il colore rosso (il mio preferito) ma mi piace molto anche quella nota alcolica che regala ai dolci. Almeno tutto questo avveniva e avviene ancora nelle Marche, dove l’alchermes è molto usato come elemento decorativo dei dolci, specialmente di quelli di Carnevale perché diciamolo, oltre che dare vivacità al gusto, regala anche una nota di colore che durante questo periodo ci sta a pennello. La sua famosa tonalità rossa era estratta, niente di meno che da un insetto, la cocciniglia e il termine alchermes deriva proprio dall’arabo al-qimiz che è, appunto, il nome dell’insetto in arabo. Poi è una miscela di alcol puro, zucchero, acqua di rose, scorze di arancia, chiodi di garofano, vaniglia, cardamomo. Arrivò in Italia tramite gli spagnoli i quali avevano appreso la ricetta dagli Arabi. E anche se in Francia lo chiamavano “liquore dei Medici”, Firenze, ahimé, non c’entra nulla con l’origine di questo prodotto, seppure è vero che i membri della famiglia Medici erano dei grandi amanti di questo liquore. C’è un’altra ricetta che vede protagonista l’alchermes qui pubblicata nel blog Pesche dolci con Nutella che pure sono di una bontà infinita ma, per questo giovedì grasso non posso non pubblicarti una ricetta mitica del Carnevale marchigiano, le sfrappe. Nei miei anni a Milano mi sono abituata a sentirle chiamare bugie e a vederle condite solo con zucchero al velo….’na tristezza inaudita rispetto a quelle della mia terra! Altro che bugie, quelle marchigiane sono delle verità assolute, condite con alchermes, miele, cacao, zucchero al velo….ummm…una squisitezza unica. Insomma da me quando si fanno le cose non si fanno per finta!!! Ultima, ma non ultima, anzi importantissima nota, la ricetta vera marchigiana prevede il mistrà, è la regola dalla quale non si può prescindere. Senza mistrà e alchermes, guarda io te lo dico come se fossi una sorella…non te ce sporcà affatto a farle!!! Ma siccome avrai tutto…allora…ecco a te la ricetta…
Ingredienti (per una 30ina di sfrappe)
- 3 uova
- 3 cucchiaini di olio extravergine di oliva
- 3 cucchiaini di aceto
- 3 cucchiaini di mistrà
- la scorza grattugiata di mezzo limone
- 3 cucchiai di zucchero
- farina quanto basta
- olio per friggere
Preparazione
- in una ciotola rompi le uova, aggiungi lo zucchero e sbatti il tutto, ti basterà una forchetta
- aggiungi l’olio, l’aceto, il mistrà, il limone grattugiato
- sbatti ancora un po’
- aggiungi la farina gradualmente e mescola
- l’impasto che dovrai ottenere è una massa bella morbida ma compatta che poi dovrai stendere con un mattarello sul tuo piano di lavoro o sulla tua spianatoia
- ad impasto pronto, in una pentola bella capiente versa dell’olio per friggere e mettilo a scaldare su fuoco medio
- riprendi l’impasto, dividilo in due, stendi sul tuo piano di lavoro la prima metà con l’aiuto di un mattarello
- stendi la sfoglia sottile e con una rotella (di quelle con fanno i bordi merlettati) taglia delle losanghe
- quando sarà bene caldo l’olio inizia a friggere tutte le losanghe della prima metà
- usa lo stesso procedimento per la seconda metà
- condiscile ancora calde mano mano che le tiri fuori dall’olio con miele e alchermes, miele e cacao, alchemes e zucchero al velo, e sistemale in un bel piatto di portata
NB: il segreto dell’aceto nell’impasto te lo spiego nella ricetta di martedì grasso!
Buon Appetito!